A settembre

Cari Soci,
senz’altro la partita dell’Italia ed il caldo hanno influenzato la  presenza all’incontro del 24 giugno ultimo scorso, quindi, in accordo con gli organizzatori del Progetto Ballando, rimanderemo questa giornata alla seconda settimana di settembre e come data avremmo pensato al 12 settembre, sempre alle ore 18.
Intanto ho già inserito i nominativi di chi ha risposto nell’elenco dei partecipanti e spero di avere ulteriori “ballerini” per settembre.

Con questo messaggio Vi comunico, inoltre, che l’Associazione chiuderà dal 1 luglio al 31 agosto, per urgenze o per comunicazioni potrete sempre chiamare il no. 3285985586.

Buone ferie a tutti ed arrivederci al 2 settembre.
Cordialmente,
Agata Magaletta

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Ricorda

Martedì 24 giugno ore 18 faremo un incontro in associazione con le persone interessate a “Ballando” per far partire il corso da settembre. Gli interessati devono venire presso la sede dell’Associazione – Via I.Andreini 29/A Bologna, per parlare con il maestro e la sig.ra Fantinelli per gli accordi operativi . Chi non potrà venire deve mandare una mail in associazione
assdiabo@libero.it
O telefonando al 3285985586 direttamente per dare l’adesione. Allora siete pronti a darvi un mossa?

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Pista!

Martedì 24 giugno ore 18  faremo un incontro in associazione con le persone interessate a “Ballando” per far partire il corso da settembre. Gli interessati devono venire presso la sede dell’Associazione – Via I.Andreini 29/A Bologna, per parlare con il maestro e la sig.ra Fantinelli per gli accordi operativi . Chi non potrà venire deve mandare una mail in associazione  assdiabo@libero.it dando l’ok.Allora siete pronti a darvi un mossa?

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Assemblea Soci 2014

Gentilissimi Soci,

con la presente viene convocata l’Assemblea Ordinaria dei Soci dell’Associazione Diabetici della Provincia di Bologna – Onlus per sabato 14 Giugno  a Bologna, presso “Il Villaggio del Fanciullo”, Via Scipione dal Ferro n. 4, in prima convocazione alle ore 05,00, in seconda convocazione alle ore 15,30 per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

1)    Saluto e relazione annuale del Presidente: sig.ra Agata Magaletta

2)    Intervento Presidente Federazione Diabete ER: sig.ra Rita Lidia Stara

3)    Bilancio consuntivo 2013 e Bilancio preventivo 2014: sig.ra Brunella Venturi

4)    Sessione interattiva Diabetici-Diabetologi. Interverranno gli specialisti dei Centri di diabetologia di Bologna e Provincia. Modererà il dott. Adolfo Ciavarella, consulente sanitario dell’ADB

5)    Varie ed eventuali

6)    Rinfresco

In attesa di incontrarVi, porgiamo i nostri più cordiali saluti.

IL CONSIGLIO DIRETTIVO

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Stand Up!

Cari lettori e soci, ecco l’invito a partecipare all’evento di Bologna nell’ambito de 25° Congresso Nazionale SID, che si terrà il 30 Maggio.

E’ confermata la partecipazione dell’Assessore del Comune di Bologna, Luca Rizzo Nervo, che dopo il convegno si toglierà la giacca per fare la camminata/corsa insieme ai presenti.

Parteciperà anche il Presidente Nazionale della SID, prof. Stefano Del Prato, a nostra disposizione per rispondere alle domande che gli porremo.

Vi aspettiamo numerosi!!!

La Presidente Agata Magaletta


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Roma 14

Oggi (14 maggio) una delegazione dell’Associazione Diabetici di Bologna si è trovata a Roma assieme aalla Federazione Diabete Emilia-Romagna alla presentazione del Protocollo sottoscritto da Associazioni di persone diabetiche e dalle Comunità Scientifiche alla presenza del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, Salvatore Caputo Diabete Italia Onlus, Emanuela Baio Comitato Nazionale per i Diritti della Persona con Diabete, oltre a una nutrita delegazione di assessori regionali alla salute e alla folta rappresentanza di associazioni nazionali di diabetici e categorie mediche e sanitarie interessate.

Dopo il varo da parte di Governo e Regioni del Piano Nazionale per il Diabete questo protocollo fissa una certezza nel diritto dei diabetici nell’avere garantiti gli strumenti di autocontrollo domestico della glicemia, come parte integrante del percorso terapeutico per ottenere un stabilità e buon compenso glicemico assieme ai canonici farmaci: insulina, ipoglicemizzanti orali e altre categorie innovative sempre a livello farmacologico. Come stigmatizzato nel testo dell’intesa l’importanza del controllo nel diabete è la condizione senza la quale diventa impossibile avere una malattia esente dall’aggravio di complicazioni patologiche pesanti sia per la salute dell’individuo che per i costi della a carico della sanità pubblica. Ecco l’importanza storica di questo accordo voluto fortemente da tutte le associazioni di diabetici e medici raggruppati in Diabete Italia. Un altro passaggio chiave contenuto nell’intesa riguarda il controllo scientifico e tecnico circa l’affidabilità e efficienza nonché conformità biomedicale degli strumento per il controllo della glicemia e microinfusori, sensori glicemici dispensati dal servizio sanitario pubblico, così da evitare l’introduzione di strumentazioni si convenienti sotto il profilo della cassa ma scadenti in termini di risultato.

Il Ministro Lorenzin ha chiaramente espresso la volontà e determinazione di eliminare ogni disparità iniquità perpetrata nei confronti dei diabetici su farmaci e strisce, e in questo senso è prioritario bloccare le gare regionali ai peggio prodotti, così come rischia di accadere anche nella nostra realtà.

Video intervento integrale del Ministro della Salute

[youtube]http://youtu.be/4nJetBBGBH8[/youtube]

Ecco al dunque il testo del Protocollo

Il protocollo vuole declinare la cultura dell’autocontrollo glicemico e dell’educazione terapeutica, come pilastri per il raggiungimento di un buon compenso delle persone diabetiche, al fine di prevenire, rallentare o bloccare le complicanze d’organo, ridurre il peso di questa cronicità, migliorare la qualità di vita dal punto di vista fisico, psichico e sociale, ridurre i ricoveri ospedalieri e gli accessi al pronto soccorso e garantire la sostenibilità economica della diagnosi e cura della malattia diabetica da parte del Sistema Sanitario Nazionale.

L’autocontrollo e il monitoraggio della glicemia su sangue capillare a domicilio o quella rilevata con i moderni holter real time, cui devono seguire interventi terapeutici stabiliti con il personale sanitario. Si fonda su tre cardini: self care, self management e rapporto costante e continuo con il team diabetologico, il medico di medicina generale, il pediatra di libera scelta, gli infermieri, le farmacie e le associazioni dei pazienti. Gli studi scientifici nazionali ed internazionali evidenziano come l’autocontrollo quotidiano sia indispensabile per le persone con diabete insulino-trattate tipo 1, tipo 2 e per le donne con diabete gestazionale e come sia altrettanto utile, anche quando impiegato in modo meno intensivo, per le persone con diabete tipo 2 non insulino-trattate, soprattutto quando accompagnato da un’adeguata azione educativa e da un intervento strutturato e attivo sulla terapia. Un monitoraggio della chetonemia o della chetonuria e? consigliato per le donne in gravidanza e nei bambini piccoli.

Il Piano Nazionale riconosce l’autocontrollo come essenziale per la cura del diabete al fine di prevenire o rallentare l’insorgenza di complicanze o bloccarne la progressione. E’ il modo più efficace per garantire profili glicemici più stabili, riducendo il rischio di ipoglicemie e di iperglicemie post prandiali, garantendo agli adulti una buona qualità di vita e, in età infanto-giovanile, anche un normale accrescimento e sviluppo puberale. Un’adeguata educazione serve a modificare il trattamento farmacologico basandosi sull’autocontrollo e aiuta ad assumere stili di vita corretti. Ne consegue che i dispositivi per la determinazione domiciliare della glicemia siano parte integrante della terapia del diabete, anche e in particolare nell’età pediatrica, quando la malattia è caratterizzata da innata instabilità. Nelle raccomandazioni delle società scientifiche si sostiene che l’autocontrollo fa parte di “un vero percorso di assistenza e cura”. Non si spiegherebbero altrimenti la prescrizione medica e il pagamento da parte del SSN dei presidi necessari per l’autocontrollo. Le norme sanciscono il diritto alla scelta informata e condivisa tra team di cura e persone diabetiche. Il diabetologo dell’adulto o pediatra redige il Piano terapeutico e insieme al paziente stabilisce gli obiettivi terapeutici, le modalità, il timing della determinazione delle glicemie a domicilio e il dispositivo più appropriato, in base al profilo clinico e sociale del diabetico e in caso dell’età pediatrica alla tipologia della famiglia. La scelta è effettuata all’interno degli strumenti contenuti nel Repertorio dei dispositivi per il diabete. Accanto all’aspetto tecnologico ci sono ragioni cliniche che determinano la scelta di uno strumento, rispetto ad altri, per esempio le limitazioni visive o manuali di alcuni pazienti. Fondamentale è la formazione delle persone diabetiche, pena misurazioni della glicemia inaccurate o inappropriate con conseguenze sulle scelte e/o modifiche terapeutiche. E’ quindi necessario creare una compliance fra diabetici, diabetologi dell’adulto, diabetologi pediatri, medici di medicina generale, pediatri, infermieri, farmacisti e associazioni, per sviluppare l’empowement delle persone diabetiche e delle comunità familiari.

Dall’Indagine Conoscitiva condotta dal Senato emerge che 1 diabetico su 4 non gode dell’esenzione per la patologia e l’accesso ai dispositivi per l’autocontrollo, forniti dal SSN, è garantito solo al 24% delle persone diabetiche. Ne deriva che l’equità d’accesso e la parità d’opportunità terapeutiche non sono sempre garantite, con evidenti disparità soprattutto a livello regionale e locale per quanto riguarda prescrizioni, quantitativi e distribuzione, generando diseguaglianze e spese improprie per lo Stato.

Vista l’importanza dell’autocontrollo glicemico, al fine di migliorare il controllo della malattia e considerato che più della metà dei diabetici presenta ancora un valore di emoglobina glicata superiore al 7%, è necessario definire un quadro normativo nazionale che:

a) riconosca l’autocontrollo glicemico e l’educazione come atti terapeutici, con proprie norme regolatorie e distributive;

b) inserisca autocontrollo ed educazione nei LEA;

c) valorizzi il ruolo e renda ancor più cogente l’attività della Direzione Farmaco e Dispositivi Medici del Ministero della Salute, – Autorità Competente per la garanzia di qualità e la sicurezza dei dispositivi medici ai sensi della L.46/97 –,al fine di superare la disomogeneità negli accessi da parte delle diverse Regioni e ASL.

Ciò risponde alla necessità di adottare, da parte delle strutture di riferimento diabetologico e di laboratorio, strategie basate su un programma di VEQ e sul confronto tra dati, nel rispetto di protocolli validati e condivisi con le Società Scientifiche, che tenga conto delle interferenze segnalate, dei processi di calibrazione, della possibilità di errore da parte dello stesso paziente. Questo Protocollo risponde anche all’esigenza di eliminare dal mercato italiano dispositivi di dubbia qualità, che, comunque, negli anni scorsi sono stati adottati da alcune Asl o Regioni, generando situazioni di potenziale rischio per il paziente, vista l’inesattezza delle misure ottenute. Questo controllo, peraltro, è raccomandato anche dall’IFCC (International Federation for Clinical Chemistry and Laboratori Medicine).

Il rapporto fra persona con diabete e team diabetologico, MMG, PLS, farmacisti e associazioni dei pazienti è funzionale al benessere dei diabetici, risponde alle esigenze dell’eterogeneità della patologia e ai cambiamenti dettati dalla storia naturale di questa cronicità, che comportano esigenze assistenziali di vario tipo e intensità. Con la personalizzazione di follow-up condivisi, l’educazione, l’accompagnamento e la responsabilizzazione delle persone con diabete si può conseguire un miglior equilibrio metabolico.

In considerazione di queste necessità e per conseguire un uso appropriato e responsabile dei dispositivi per l’autocontrollo glicemico il team diabetologico prescrive e sceglie lo strumento più idoneo rispetto ai bisogni clinici ed assistenziali della persona diabetica, condividendone la scelta, in base al bisogno, alla complessità della malattia, all’età e alla capacità di utilizzare in modo adeguato i diversi strumenti tecnologici.

Per consentire una partecipazione attiva delle persone diabetiche e l’acquisizione di capacità adeguate per un uso appropriato degli strumenti per l’autocontrollo è importante la formazione e l’aggiornamento del personale sanitario, medici e infermieri e delle associazioni di pazienti, attraverso percorsi formativi adeguati e certificati nel rispetto di ruolo e competenze. Ma non solo, anche le farmacie, presidi del SSN sul territorio, sono punti di riferimento per i diabetici e i loro familiari, perché rappresentano il più agevole e frequente accesso. Il farmacista svolge, come previsto dal Piano Nazionale della malattia Diabetica, un ruolo attivo nell’educazione, informazione e assistenza personalizzata al diabetico. Ne consegue che per garantire la tutela della salute, assicurare equità d’accesso e omogeneità di cura alle persone diabetiche serva superare le differenze esistenti fra le Regioni e nelle diverse ASL.

Sul mercato si riscontra una variabilità di prezzi degli strumenti, derivante da diverse modalità d’acquisto e di distribuzione, non necessariamente basate su criteri di adeguatezza clinico- terapeutica e/o di economicità. La patologia diabetica richiede strumenti differenti a seconda delle esigenze individuali delle persone con diabete, in modo particolare dei bambini. I dispositivi devono rispondere a queste esigenze e sono riconducibili ad almeno due tipologie:

1) dispositivo a medio contenuto tecnologico;

2) dispositivo ad elevato contenuto tecnologico.

alle quali devono corrispondere livelli di rimborso definiti, come previsto dall’art. 17, comma 1, lettera a) del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011 e successivamente modificato dall’articolo 1, comma 133 della legge 24 dicembre 2012, n. 228. Il livello medio consente, oltre alla determinazione della glicemia, la possibilità di trasmettere dati al computer. Il livello elevato consente anche il collegamento con il microinfusore. Quest’ultima tipologia, con tecnologie sofisticate, deve essere resa disponibile alla persona con diabete, soprattutto di tipo 1 e con condizioni di particolare difficoltà a garantire un sufficiente controllo glicemico.

I soggetti firmatari del Protocollo chiedono al Ministero della Salute e ad Agenas il riconoscimento di queste due tipologie basilari di dispositivi per l’autocontrollo glicemico, classificandoli in base a parametri di qualità, di standard tecnologico, di sicurezza e di efficacia, in armonia con la revisione della Direttiva 98/79/CE sui dispositivi medico-diagnostici in vitro, e delle norme ISO di prossima promulgazione.

5) La spesa del Servizio Sanitario Nazionale per la diagnosi e la cura del diabete, come si evince dal Piano Nazionale Diabete, rappresenta il 10% di quella europea, con un dato pro capite sensibilmente più basso di quello registrato in Francia, Germania e Regno Unito

Obiettivo del Protocollo è assicurare equità, uniformità e qualità d’accesso all’autocontrollo, appropriatezza clinico – terapeutica e sostenibile economicamente per il Servizio Sanitario Nazionale, attraverso:

1) La sperimentazione di un modello di governance fondato sul riconoscimento dell’autocontrollo glicemico come parte integrante della terapia di tutte le persone con diabete,

– libertà di scelta del team diabetologico,

– appropriatezza terapeutica e prescrittiva,

– individuazione delle tipologie di dispositivi erogabili

2) l’adeguamento delle erogazioni a livello regionale in funzione della popolazione diabetica residente;

3) l’adozione di tariffe di rimborso per le tipologie di strumenti per la misurazione della glicemia a domicilio, di cui hanno bisogno le persone diabetiche;

4) il conseguimento di una sostenibilità economica per il Servizio Sanitario Nazionale.

Si chiede al PARLAMENTO di

Fare propri i principi espressi dal Protocollo;

– Definire un quadro normativo Nazionale che riconosca autocontrollo glicemico ed educazione come parte integrante della terapia del diabete, li inserisca nei LEA ed individui un adeguato riconoscimento economico alle strutture che le erogano;

– Conseguire la sostenibilità economica.

Al GOVERNO di:

Fare propri i principi espressi dal Protocollo;

– Inserire autocontrollo ed educazione come parte integrante della terapia del diabete nei

LEA;

– Recepire tramite Agenas le tipologie di dispositivi di cui sopra e definirne adeguate tariffe di rimborso;

– Sperimentare il modello di governance sopra indicato;

– Conseguire la sostenibilità economica.

Alla CONFERENZA STATO REGIONI di:

Fare propri i principi espressi dal Protocollo;

– Garantire uniformità ed equità di accesso a tutte le componenti dell’atto terapeutico, incluso l’autocontrollo glicemico e l’educazione terapeutica in tutte le Regioni;

– Recepire il modello di governance sopra indicato;

– Conseguire la sostenibilità economica.

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StraGrazie!

Una festa fino all’ultimo passo.
Oltre 12000 iscritti, esauriti pettorali e magliette.
E’ stata davvero una StraBologna che non Uisp non dimenticherà e che resterà negli annali.
Tempo atmosferico ideale per un record di presenze.
Già poco dopo le 9 sul crescentone si fa festa con la maxi lezione di riscaldamento offerta dalle palestre Uisp e Sempre Avanti. Il palco poi viene  condiviso con il dottor Felice Mangeri di Brescia (diabetologo) che testimonia insieme al Prof. Giulio Marchesini l’importanza del movimento per la salute e coinvolge in balli di gruppo la piazza.
StraBiglio (in carne e ossa grazie ai Vip Clown) si scatena e la festa incominciata già ieri prosegue.
Alle 9.52 parte il primo gruppo dei Come Together che ai 5 km orari fa il percorso breve.
Man mano partono gli altri gruppi di questa sperimentazione esclusiva, con ragazzi , insegnanti e genitori del Polo Artistico ISART Arcangeli e la presenza di Mauro Rozzi, presidente Uisp Emilia Romagna.
“La festa della città e non solo della Uisp ingloba eventi negli eventi e ci piace così. In due giorni migliaia di persone vengono a contatto con il movimento. Lo diciamo da tempi non sospetti, il movimento previene la salute e siamo contenti di avere questa possibilità”, così Fabio Casadio commenta a caldo il successo della 35esima edizione della stracittadina.
Torniamo alla cronaca.
Alle 10.15 la partenza ufficiale del fiume degli iscritti. Il Sindaco di Bologna fa un saluto e l’Assessore Luca Rizzo Nervo corre la 10 km. In prima linea anche i tradizionali runners che non mancano mai: Marco Macciantelli, Lorenzo Lo Preiato, Ismat Mahomoud.
Una gradita novità il Generale della Guardia di Finanza Virgilio Pomponi, non fa mancare il saluto dell’Esercito Italiano (che patrocina la manifestazione) il Maggiore Marco Capuano.
Pronti? Via!
Intanto per i primi bambini che arrivano StraBiglio organizza la baby dance insieme ai clown e poi…premiazioni!
Gruppi e scuole protagonisti. Show degli Human Rights Nights che si aggiudicano il premio messo in palio dall’E.Leclerc Conad di via Larga con il concorso LA DIFFERENZA DI ETA’…CONTA. Si aggiudicano un buono spesa che andrà alla Comunità Pubblica di via del Pratello. Ma c’è anche la piccola Giulia Sesa (12 anni) che ha corso la 10km con il gruppo Ballando/Feder e che sul palco ritira il premio.
Al centro delle premiazioni il Gran Prix Emil Banca con le scuole che per il nono anno consecutivo viene riproposto grazie all’istituto di credito.
Tra le personalità che premiano anche Isabella Conti, assessore a San Lazzaro e candidata sindaco, Franco Caniato (responsabile sport de il Resto del Carlino), e Diletta Rusolo (referente Uisp per il Progetto Melograno).
La StraBologna è dedicata al progetto Uisp-Amici di Luca e i numeri che ufficializzeremo nei prossimi giorni pensiamo possano davvero soddisfare gli organizzatori.
E’ stata davvero una StraBologna unica come dice Franco Carti in chiusura: “ringraziamo i tantissimi volontari della Lega Atletica Uisp e tutti coloro che si sono resi disponibili in queste settimane. Poi tutti i partecipanti ed i partner per l’aiuto indispensabile. Da domani penseremo all’edizione 36 ma oggi ci godiamo questo spettacolo”.

Rita Lidia Stara

Presidente Federazione Diabete ER www.federdiabete.emr.it
Presidente Diabete Forum www.diabeteforum.org
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Fattore D – Donne e Diabete

Per confermarci la vostra partecipazione inviateci una mail a
assdiabo@libero.it

Indicando il numero di partecipanti. Inoltre per ottimizzare i tempi del convegno vi chiediamo di inviarci eventuali domande da girare alle relatrici sui temi affrontati. La sala è piccola ed un luogo storico del 500 ragion per cui i posti sono limitati.

Ci sono situazioni sintomatiche e patologiche che hanno e rivestono un specificità prevalentemente femminile sia nell’apparato endocrino come nella gestione della diabete e sui riflessi terapeutici propri della malattia. L’impatto sulla donna è stato spesso se non sempre ignorato. L’Associazione Diabetici di Bologna offre una grande momento per affrontare i temi predetti con le massime esperte del campo e in particolare la dott.essa Sforza direttrice del Dipartimento Endocrinologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna. L’appuntamento del 6 giugno è l’ultimo del ciclo di conferenze informative ed educative prima della pausa estive, ma riprenderemo a settembre. Intanto vi invitiamo e aspettiamo numerose!

 

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Momenti importanti

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A Bologna si è tenuta la IV Conferenza delle associazioni diabetiche promossa da Diabete Italia tra il 10 e 11 maggio. Un appuntamento importante per addentrarci su tutti i temi che coinvolgono la vita dei diabetici associati e la sfera delle diverse realtà regionali, in specie per quanto riguarda i processi di riorganizzazione della rete di assistenza medica e sanitaria in diabetologia, come l’erogazione dei farmaci, presidi biomedicali per l’autocontrollo domestico della glicemia per fare esempio.
L’appuntamento di quest’anno ha avuto un momento di intensa emozione da parte di tutta la platea rappresentativa dell’intero mondo associativo alla presenza e intervento, testimonianza di Iacopo Ortolani padre di Plinio il bimbo che, a causa di un assurdo e grave caso di malasanità e negligenza medica in fase di grave crisi iperglicemica, con comea e complicanze neurologiche derivate e combinate con edema cerebrale, rischio la vita pochi anni addietro, e per questa ragione Iacopo ha creato una vasta rete solidale e comunicativa per sensibilizzare la popolazione sui temi del diabete 1 ad esordio infantile e una tempestiva azione diagnostica necessaria affinche mai più a nessuno accada quanto è successo, proprio a ragione di un riscontro facile e veloce da fare.

La realtà nazionale è molto sfaccettata, e il primo elemento da mettere al centro del programma riguardava come affrontare il cambiamento della struttura del Servizio Sanitario Nazionale nella gestione delle patologie croniche nel passaggio da presidi ospedalieri a ambulatori multifunzionali sul territorio e centri unici di diabetologia a livello regionale. L’esperienza pilota condotta in Emilia-Romagna di gestione integrata del diabete tipo 2 da parte dei medici di base all’interno delle case per la salute (poliambulatori specialistici) è stata una occasione di riflessione per adeguare gli sforzi in ogni altra area geografica del paese. E una sessione specifica dei lavori e stata dedicata all’attuazione della parte del piano diabete nazionale relativa a livelli essenziali di assistenza, nuove terapie e ricerca; l’intreccio tra dimensione regionale della realtà e presenza dello Stato nazionale, in vista della ormai prossima firma del protocollo d’intesa con il Governo nazionale e la Conferenza della Regioni sui predetti argomenti.

S’incardina nella cornice di un percorso progettuale d’insieme di tutte le realtà operanti a livello territoriale a rappresentare il diabete come affresco di esperienze concrete, la necessità di dare corpo e sostanza al coordinamento regionale tra le associazioni così da rafforzare la rappresentatività al tavolo del terzo settore con ogni singola istituzione regionale, ma anche per razionalizzare la sintesi e la stessa metodica nel contesto nazionale.

Naturalmente il cuore ti tutto questo sistema è costituito dal volontariato su cui si regge ogni singola realtà associativa e aggregata nel territorio. Il ruolo del Volontariato deve consolidarsi nelle attività di programmazione e verifica attraverso specifici processi di qualificazione, così da essere partner per lo sviluppo di programmi ed attività di informazione/educazione dei pazienti e dei care givers.

Per la giornata mondiale del diabete il nostro medico diabetologo del Policlinico Sant’Orsola dott. Gilberto Laffi, ha illustrato alla platea le chiavi base per far riuscire una iniziativa importante di questa natura che nella ultima edizione a Bologna ha ricevuto un ampio riscontro di partecipazione popolare. La condizione fondamentale per la riuscita è mettere a disposizione tutte le competenze professionali così da dare un appuntamento unico di conoscenza della patologia.

Ma non è finita qui: negli stessi giorni di sabato e domenica 10 – 11 maggio si teneva in quel di Bologna un altro evento “Corri Regione”, articolato in diverse manifestazioni. La prima nella mattina di sabato al quartiere fieristico con una tavola rotonda dal titolo: Diabete, attività fisica e autocontrollo, alla presenza e contributo del presidente dell’Associazione Medici Diabetologi Roberta Cavani e di Paolo Di Bartolo Presidente della Società Italiana di Diabetologia Infine la domenica mattina presentazione del programma Ballando con partecipazione alla mezza maratona “Strabologna”.

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Straordinario

IMPORTANTE AGGIORNAMENTO PRATICO – per la giornata di sabato chi può è meglio che si iscriva su: www.cosmofarma.com/visitatori/reserved/step1/
Troverete un form di pre-registrazione e con la stampa della ricevuta elettronica si può accedere direttamente senza passare dalle casse; altrimenti si ritira la tessera d’ingresso direttamente in fiera afronte della compilazione di un apposito modulo presso le casse di manifestazione.
Invece per la strabologna e ballando ci sono 100 magliette e 100 ingressi gratuiti per la corsa/camminata. E’ meglio iscriversi inviando una mail a: ballando2014@hotmail.com
Lo stand di Feder sarà in piazza Maggiore già da sabato mattina, quindi chi si vuole iscrivere in piazza lo potrà fare. Poi chi volesse fare prove di ballo e partecipare anche al flash mob, potrà andare direttamente al Cassero dalle 10,30 in avanti. E’ previsto anche il pranzo omaggio.

Corri Balla Muoviti: Tutto in uno. Straordinario, anzi no…. I prossimi 10 e l’11 maggio saranno due giornate ricche di iniziative. Sabato pomeriggio, nel quartiere fieristico, ci sarà una conferenza dal titolo: Corri Regione e verterà sull’importanza, soprattutto per noi diabetici, dell’attività fisica. I relatori saranno medici diabetologi provenienti da varie regioni .
Domenica, oltre alla Strabologna,dove ci sarà anche un percorso per “noi”,capitanato dal Prof. Marchesini, sarà presentato il progetto “Ballando” di cui abbiamo già scritto.
In Piazza Maggiore, quindi,  oltre a correre, si camminerà e si ballerà.
L’Associazione Diabetici di Bologna sarà presente alle due giornate ed, in particolare, domenica saremo  nello stand dalla Fe.d.ER.
Vi aspettiamo.
La Presidente ADB Agata Magaletta

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