IL DIABETE AI TEMPI DEL COVID 19

IL DIABETE AI TEMPI DEL COVID 19

 

GUIDA CLINICA ALLA PREVENZIONE E GESTIONE DEL COVID-19

NELLE PERSONE CON DIABETE

 

La pandemia in atto legata alla rapida diffusione di casi di malattia da Coronavirus SARS-CoV-2 (COVID-19) ha indotto l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i sistemi sanitari nazionali di tutto il mondo e numerose aziende farmaceutiche a promuovere indagini epidemiologiche e ricerche cliniche, allo scopo di contenere il numero di casi e di individuare possibili cure.

Non sono ancora disponibili analisi precise relative alla situazione italiana, ma da quanto emerso dai dati ottenuti in Cina, in generale, la presenza di comorbilità severe (tra le quali ipertensione arteriosa, BPCO, condizioni di immunodepressione e diabete) costituirebbe un elemento prognostico sfavorevole per l’evoluzione del COVID-19.

È noto che le persone con diabete sono a rischio di infezioni, in particolare influenza e polmonite, e che questo rischio può essere ridotto, sebbene non completamente eliminato, da un buon controllo glicemico.

Il diabete è stato identificato come un importante fattore di rischio per mortalità in pazienti infetti da influenza pandemica A 2009 (H1N1), Coronavirus con sindrome respiratoria acuta grave (SARS) e Coronavirus correlato alla sindrome respiratoria mediorientale (MER-SCoV). Tuttavia, allo stato attuale, i

dati su COVID-19 nei pazienti con diabete sono limitati e in parte controversi. Se da un lato il diabete era presente nel 42,3% di 26 decessi causati di COVID-19 a Wuhan, in Cina, dall’altro nella stessa popolazione l’aumento della glicemia e il diabete non sono stati identificati come fattori di rischio per il decorso prognostico negativo e più grave della malattia.

Nonostante un rapporto su 72.314 casi di COVID-19 pubblicato dal Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie ha mostrato un aumento della mortalità nelle persone con diabete (2,3% complessivamente; 7,3% nei pazienti con diabete), sembra che il numero di comorbilità, più che la singola comorbilità, rappresenti un fattore predittivo positivo di mortalità in pazienti con COVID-19. Il report dell’Istituto Superiore della Sanità del 20 marzo u.s. sui pazienti deceduti in Italia conferma peraltro la possibilità di una maggiore mortalità in presenza di diabete: il 33,9% dei 481 soggetti deceduti per i quali sono disponibili dati sulle patologie croniche pre-esistenti all’infezione era affetto da diabete mellito, mentre il 48,6% presentava 3 o più patologie croniche.

In sintesi, le conoscenze attuali sulla prevalenza di COVID-19 e sul decorso della malattia nelle persone con diabete si evolveranno man mano che verranno condotte analisi più dettagliate. Per ora, è ragionevole presumere che le persone con diabete siano ad aumentato rischio di sviluppare complicanze

 

in seguito a infezione da SARS-CoV-2, e gli operatori sanitari devono essere consapevoli del fatto che una maggiore attenzione va posta ai pazienti con diabete durante l’infezione. Le malattie cardiovascolari coesistenti, le malattie renali, l’età avanzata e le fragilità svolgono un ruolo rilevante nel determinare la gravità della malattia.

 

GESTIONE DEL DIABETE NEL PAZIENTE ASINTOMATICO

 raccomandazioni per i pazienti e per gli operatori

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Per la prevenzione di questa malattia specificatamente nei pazienti con diabete possono essere suggerite le seguenti misure, oltre a quelle generali già riportate nei Decreti Ministeriali:

  • è importante che le persone con diabete mantengano un buon controllo glicemico, in quanto potrebbe aiutare a ridurre il rischio di infezione e anche la gravità;
  • è necessario un monitoraggio più frequente dei livelli di glucosio nel sangue;
  • un buon controllo glicemico può ridurre anche le possibilità di polmonite da sovrainfezione batterica;
  • i pazienti con diabete e malattie cardiovascolari e renali coesistenti necessitano di maggior attenzione perché a rischio più elevato;
  • è importante garantire un’adeguata alimentazione ed effettuare esercizio fisico per migliorare le risposte immunitarie, evitando i luoghi affollati;
  • è importante effettuare le vaccinazioni contro l’influenza e la polmonite in quanto possono ridurre le possibilità di polmonite batterica secondaria a infezione virale, anche se non sono disponibili dati per la presente epidemia virale.

 

GESTIONE DEL DIABETE NEL PAZIENTE CON INFEZIONE DA COVID-19

E SINTOMI LIEVI

 raccomandazioni per i pazienti

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  • i pazienti con diabete di tipo 1 devono misurare frequentemente la glicemia e i chetoni in caso di febbre con iperglicemia. Frequenti cambiamenti nel dosaggio insulinico e nel bolo correttivo possono essere richiesti per mantenere la normoglicemia.

 

raccomandazioni per gli operatori

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  • la maggior parte dei pazienti ha una malattia lieve e può essere gestita a casa. Deve essere garantita un’appropriata idratazione e può essere somministrato un trattamento sintomatico con paracetamolo;
  • i farmaci antidiabetici che possono causare ipoglicemia devono essere evitati; in presenza di sintomi respiratori ingravescenti, è consigliata la sospensione della metformina;
  • potrebbe essere necessario ridurre il dosaggio dei farmaci antidiabetici orali e comunque è necessario un monitoraggio più frequente della glicemia per l’adeguamento della terapia.

GESTIONE DEL DIABETE IN OSPEDALE, NEL PAZIENTE CON SINTOMATOLOGIA GRAVE

     raccomandazioni per gli operatori

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  • i pazienti ospedalizzati con patologia grave necessitano di un frequente monitoraggio della glicemia ai fini del mantenimento di un adeguato compenso glicemico, importante ai fini prognostici;
  • gli antidiabetici non insulinici devono essere interrotti e l’insulina è il trattamento di elezione in questi soggetti per il controllo dell’iperglicemia;
  • è opportuno sia garantito supporto specialistico diabetologico nell’assistenza ai pazienti con iperglicemia, con presa in carico del paziente che assicuri supporto educazionale (addestramento all’automonitoraggio glicemico, istruzioni all’uso dell’insulina) e assistenza anche dopo la dimissione.

Per quanto riguarda le ricerche volte a identificare i meccanismi d’infezione e  modalità di diffusione della patologia, è stato osservato che la penetrazione del Coronavirus all’interno delle cellule degli alveoli polmonari (così come di altre cellule) pare sfruttare il legame tra le sue proteine di superficie e una particolare aminopeptidasi presente sulla membrana cellulare, denominata ACE2 (enzima coinvolto nella regolazione vasale e del compenso pressorio).

Nell’ambito delle ipotesi di ricerca che sono state formulate e partendo da alcune evidenze preliminari, molte delle quali ottenute su modelli sperimentali animali o in vitro, è emersa la possibilità che alcuni farmaci di uso comune (specialmente tra le persone con diabete) possano influenzare l’infezione cellulare da parte del virus (ostacolandolo o promuovendola), attraverso l’aumentata espressione di ACE2 a livello della superficie cellulare.

Tra i farmaci in grado di modificare tale espressione vi sono molecole frequentemente utilizzate nelle persone con diabete quali ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’Angiotensina II (Sartani) e Tiazolidinedioni (Glitazoni), e gli antinfiammatori non steroidei (FANS). È stato conseguentemente ipotizzato che l’assunzione di questi farmaci possa facilitare l’infezione e aggravare l’evoluzione del COVID-19.

Queste ipotesi, ancora controverse (e per questo inizialmente confinate alla comunità scientifica tra le ipotesi di ricerca), hanno iniziato a circolare rapidamente sul web e sui social network, contribuendo ad aumentare l’allarme tra la popolazione e inducendo l’assunzione di comportamenti scorretti, inefficaci e potenzialmente pericolosi. Paradossalmente, originando da ipotesi e studi che hanno fornito risultati contrastanti, coesistono attualmente consigli di “esperti” che consigliano l’assunzione di ACE-inibitori e Sartani per prevenire l’infezione da Coronavirus anche in soggetti non ipertesi, e raccomandazioni di altri che invece ne consigliano la sospensione, con il rischio di gravi conseguenze per le molte persone che assumono questi farmaci per i loro fondamentali effetti antipertensivi, sulla funzionalità cardiaca e di ostacolo all’insorgenza e alla progressione della nefropatia diabetica.

Con il presente comunicato, AMD intende fornire consigli utili alla prevenzione e gestione del COVID-19 nelle persone con diabete e allinearsi alla posizione assunta dall’AIFA e da numerosissime società scientifiche italiane e internazionali, ricordando come al momento non esistano evidenze scientifiche

affidabili, in quanto derivate da studi clinici sul

l’uomo o da scrupolose analisi epidemiologiche, che controindichino l’uso di ACE-inibitori, Sartani o Glitazoni.

Pertanto non è attualmente raccomandato sospendere la terapia in atto con questi farmaci (quando motivata dalla sussistenza delle indicazioni approvate dall’AIFA e dalle linee guida nazionali e internazionali) nel tentativo di evitare il contagio da Coronavirus, perché ciò comporterebbe il rischio di eventi avversi

cardiovascolari e/o renali, ingiustificato sulla base delle conoscenze attuali.

Per quanto riguarda i soggetti con COVID-19 confermata, l’eventuale sostituzione di questi farmaci va attentamente valutata bilanciando gli ipotetici benefici con i rischi associati al potenziale peggioramento di quelle condizioni cliniche (come la disfunzione ventricolare e la nefropatia diabetica) per le quali gli inibitori del sistema RAS hanno dimostrato importanti benefici clinici.

 

                                                                               a cura del Comitato Scientifico AMD

 

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Comunicato stampa congiunto Policlinico di S. Orsola – Azienda USL di Bologna 

Comunicato stampa congiunto Policlinico di S. Orsola – Azienda USL di Bologna 
Misure organizzative straordinarie per la gestione emergenza COVID-19. Aggiornamento 10 marzo 2020
Per dare risposte adeguate alle necessità di assistenza e cura delle persone risultate positive al COVID-19 e al tempo stesso sostenere i sistemi sanitari delle altre province in queste ore sono in atto modifiche organizzative urgenti in alcune aree particolarmente interessate dall’emergenza COVID-19. Modifiche che possono richiedere soluzioni gestionali anche molto rapide e soggette a cambiamenti mano a mano che la situazione evolve.
Sospese le visite e le prestazioni specialistiche programmate
Sospese da oggi, 10 marzo, negli ospedali e nelle strutture territoriali dell’Azienda Usl di Bologna e del Policlinico di S. Orsola, le visite specialistiche programmate. I cittadini già prenotati sono stati informati tramite un sms. Garantite le visite e le prestazioni urgenti, oncologiche, quelle inserite nel Percorso nascita, i trattamenti anticoagulanti orali.
Ridotta l’attività libero professionale
Per contribuire a ridurre gli accessi agli ospedali, anche in considerazione delle ultime indicazioni ministeriali, sono numerosi i professionisti che hanno ritenuto volontariamente di sospendere l’erogazione delle prestazioni in libera professione ambulatoriale. Le aree nelle quali, come conseguenza di questa riduzione volontaria, si registra una diminuzione delle disponibilità sono l’area cardiologica, endocrinologica, ginecologica, pediatrica, della medicina interne e la diagnostica.
Tutti i cittadini sono stati avvisati e le prestazioni saranno riprenotate non appena possibile.
Pazienti positivi ricoverati negli ospedali dell’Azienda Usl di Bologna
Attualmente sono 9 i pazienti positivi ricoverati presso gli ospedali dell’Azienda Usl di Bologna. Nel dettaglio 8 presso l’Ospedale Maggiore (7 in Terapia Post Intensiva, 1 in Medicina d’Urgenza), 1 presso l’Ospedale di San Giovanni in Persiceto (Medicina).
 Pazienti positivi ricoverati al Policlinico di S. Orsola
31 pazienti positivi ricoverati presso le Malattie Infettive:
9 donne, di cui 3 residenti a Bologna, 1 a Castenaso, 1 a Grizzana Morandi, 1 a Budrio, 1 a Medicina, 1 ad Anzola Emilia e 1 a Castel S. Pietro 22 uomini, di cui 5 residenti a Bologna, 7 a Medicina,1 a Casalecchio di Reno, 1 a S.Lazzaro di Savena, 1 ad Anzola Emilia, 1 a Imola, 1 a Crespellano, 1 a S.Giorgio di Piano, 1 a Lama Mocogno (MO), 1 a Dorno (PC), 1 a Pianoro e 1 a Valsamoggia
13 pazienti positivi ricoverati in Terapia Intensiva (Alta Intensità Pad. 23):
2 donne residenti a Piacenza
11 uomini, di cui 8 residenti a Piacenza, 1 a Rottofreno (PC), 1 a Guastalla (RE) e 1 a Medicina
7 pazienti positivi ricoverati in Rianimazione:
6 uomini, di cui 1 residente a Medicina, 1 a Bologna, 1 a S.Giorgio di Piano, 1 a Comacchio (FE), 1 a Piacenza e 1 a Monticelli d’Ongina (PC)
1 donna residente ad Anzola Emilia
Operatori in isolamento cautelativo
All’Azienda USL di Bologna sono 104 tra infermieri e oss, e 35 i medici, in isolamento cautelativo. Al Policlinico di S. Orsola sono 53 tra infermieri, oss e medici.
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io Resto a casa

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ADB e la Giornata Mondiale del Diabete 2019

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ADB e la Giornata Mondiale del Diabete 2019

DOMENICA 17 NOVEMBRE 2019 ORE 9,30 – 18,00

A Bologna, in Piazza Maggiore, via Archiginnasio angolo Via Rizzoli, l’Associazione Diabetici BolognaA.D.B.” ODV sarà presente con gazebo appositamente allestiti, ambulanze medici specialisti diabetologi, dietisti, podologi, odontoiatri, infermieri e volontari per:

  • misurare glicemie con prelievo capillare
  • effettuare test per la valutazione del rischio di contrarre il Diabete di tipo 2 (calcolo del peso, circonferenza vita, indice di massa corporea, pressione arteriosa)
  • effettuare in soli 30 secondi un test sulla fibrillazione atriale con il Kardia Mobile
  • effettuare consulenze, visite e valutazioni della postura, del passo e del carico plantare con pedana baropodometrica ai fini della prevenzione delle callosità del piede che nei diabetici sono l’anticamera delle ulcere e gangrene (a cura dei podologi della strut­tura podologica dell’Istituto Rizzoli (Podologia Alma Mater Studiorum Università di Bologna)
  • compilare un questionario per valutare il rischio di Parodontite, che nei diabetici aumenta il rischio di perdita dei denti (a cura degli Odontoiatri Società Italiana di Parodontologia e Implantologia). Verrà anche distribuito materiale informativo su “Diabete e Paradontite”.

VERRANNO DISTRIBUITI OMAGGI ALIMENTARI quali legumi, prodotti di Fiber Pasta e panini dell’Associazione Panifi­catori della Regione Emilia Romagna, cioè prodotti con basso indice glicemico e particolarmente adatti alle persone con Diabete

       

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ADB a Porretta Terme per il Soul Festival – 4 giorni di musica e prevenzione

ADB a Porretta Terme per il Soul Festival

                  4 giorni di musica e prevenzione

                               GRAZIE!

Ai Lions, ai Leo, ai medici ed infermieri del Policlinico S.Orsola – Malpighi di Bologna, agli infermieri dell’Ospedale di Porretta Terme e ai volontari di ADB.

Grande successo dell’iniziativa, che ci impegna per il 2020 a ripeterla.

Per ora tanti AUGURI a tutti di BUONE VECANZE e a settembre  ADB riprende l’attività (siamo presenti in Via Andreini n. 29/A il martedì e il venerdì pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30 e presso la Diabetologia del Policlinico S.Orsola – Malpighi  il lunedì mattina dalle 9,00 alle 12,00)

In questo mese per le urgenze ci potete contattare al seguente indirizzo di posta elettronica assdiabo@libero.it

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ADB al Porretta Soul Festival 2019

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Le Stelle di Sant’Orsola 2019. “noi c’eravamo”

 

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Assemblea ordinaria e straordinaria dell’Associazione diabetici della Provincia di Bologna per il 15 giugno 2019

Bologna, 27 maggio 2019

AVVISO DI CONVOCAZIONE

ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEI SOCI

DELL’ ASSOCIAZIONE DIABETICI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA (A. D. B.) – Onlus 

A norma di Statuto e delle vigenti disposizioni convoco l’ Assemblea Ordinaria e Staordinaria dei Soci dell’ Associazione Diabetici della Provincia di Bologna (A.D.B.) Onlus, in prima convocazione per il giorno 14 giugno 2019 alle ore 8,30, presso la Sede Legale in Bologna, Via Isabella Andreini n.  29/A ed in seconda convocazione per il giorno

SABATO 15 GIUGNO 2019 – ORE 15.00  –    Sala Marconi 

di Emil banca C.C. Via Trattati Comunitari Europei 1957 – 2007 n.19 

 

ORDINE DEL GIORNO

                                                                  Parte ordinaria

  1. Saluto del Prof. Uberto Pagotto Direttore dell’U.O. Diabetologia S.Orsola
  2. Bilancio d’esercizio consuntivo al 31 dicembre 2018 e preventivo 2019
  3. Relazione illustrativa dell’attività svolta nel 2018 e progetti per il 20194

 

Parte straordinaria

  1. Adeguamento dello Statuto dell’Associazione alla nuova normativa introdotta con il Codice del Terzo settore: discussione ed approvazione

 

Parte ordinaria

  1. Cariche sociali: rinnovo o richiesta di proroga degli attuali componenti fino alla prossima assemblea, in regime di prorogatio, ai sensi dell’art. 2385, comma 2°, del codice civile. Motivazione, discussione e approvazione

 

 

               __________________________

                                    

Al termine del lavori sarà offerto ai presenti un   con i prodotti adatti ai pazienti diabetici

                                                                    Il Presidente Dott.ssa Gloria Burzi

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Anche quest’anno ADB partecipa alle Stelle di Sant’Orsola

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